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Crítica: «Jenufa» de Janacek en la Deutsche Oper de Berlín, con dirección musical de Donald Runnicles y escénica de Christof Loy
Por su parte Andrea Danková asumió la parte vocal con unos medios atractivos, de soprano lírica con cuerpo, agudo bien resuelto y proyectado, línea de canto irreprochable y fraseo bien calibrado
Deutsche Oper Berlin, Jenufa
agierende Dankova singt die Titelrolle drängend beseelt, die Stimme leuchtet menschlich. Erfreulich auch, wie artikulatorisch differenziert sich ihr Sopran der Musik anschmiegt.
https://konzertkritikopernkritikberlin.wordpress.com/2020/01/26/deutsche-oper-jenufa/
Katia Kabanova a Torino: una produzione meravigliosa. Una delle più belle viste in tutta la vita
"Di Andrea Dankova nei panni della Kabanova è doveroso riconoscere la forza interpretativa e la padronanza vocale: nel suo assolo coinvolge trasferendo la passione ed il terrore di vivere."
Robert Carsen's ravishing staging of Káťa Kabanová arrives in Turin
“The young Andrea Danková was an intense Káťa with a beautiful vocal style."
"Andrea Dankova è una Kát’a intensa e palpitante. La voce è sostanzialmente quella di un soprano lirico non flebile, ma anzi robusta e sonora che le permette di dominare la densità dell’orchestra e se a tratti si palesa qualche asprezza, questa non guasta, ma contribuisce a costruire un personaggio scavato e sofferto che anche nei momenti apparentemente più lieti sembra sempre serbare il presagio della sventura che incombe. Il totale controllo della prosodia ceca le permette di rendere al meglio gli intensi, sofferti monologhi della protagonista; quando la musica lo richiede, inoltre, la voce sa anche adeguarsi all’abbandono lirico del finale, dove esplode in un canto pieno, bellissimo, luminoso, ma sempre attraversato da laceranti tensioni espressive. L’elegante figura scenica completava perfettamente l’identificazione del personaggio."
,,Jenufa", quel perfetto equilibrio tra musica e teatralita
"La dolcezza affettuosa della protagonista, la sua forza nell'affrontare le drammatiche prove a delinearne un profilo significativo. Andrea Dankova incisiva interprete con la flessibilita espressiva e la significativa resa scenica."
Il realismo vincente di ,,Jenufa" al Teatro Massimo
"...Buono il cast,che vanta nell'intensa Andrea Dankova..."
"Nella omogenea compagnia di canto si impone Andrea Dankovà che fa di Jenufa un simbolo di positività e purezza morale, intenso carattere che passa dall’infantile innamoramento all’accettazione della feroce espiazione impostale dalla matrigna, fino alla rinascita del finale. Il tutto sempre con una linea di canto appropriata ed accenti di grande intensità in special modo nella preghiera alla Vergine dell’atto secondo."
"...Andrea Dankova (Jenůfa) del tutto centrata per le qualità vocali di lirico pieno, emanante fragilità, ansie febbrili, ingenuità, sprovvedutezza, paure, prigioniera del suo sogno,vittima di un disegno superiore e capace infine anche di accenti nobili di perdono;"
"Sin dalle prime battute, l’artista slovacca disegna un personaggio pragmatico, sempre attenta all’hic et nunc di una quotidianità alla quale occorre sapersi adattare: la sua preghiera è un’oasi di puro lirismo, ma che si affretta a trovare corrispondenze tra le ambasce della Madre celeste e quelle che la attanagliano. "
"Nel ruolo eponimo Andrea Dankova trova una misura interpretativa pressoché esemplare. La sua Jenůfa incarna perfettamente sia l’aspetto infantile del personaggio che la sensualità a tratti inconsapevole dalla quale è animato; il tutto è reso con ricchezza d’accenti attraverso una linea di canto di grande morbidezza."
"Andrea Dankova è una Jenufa di forte piglio drammatico e vocale."
"Il soprano slovacco Andrea Dankova, chiamata a dar vita a Jenůfa: timbro luminoso e solida emissione, linea vocale senza mende, ed un forte temperamento hanno dato piena vita alla speranza, all'amarezza, al tormento, infine alla rassegnazione della giovane donna. E quindi fresco candore nel monologo di presentazione, accorata malinconia nella preghiera alla Vergine, appassionata sofferenza nel momento del dolore, profondità e verità di sentimento nel duetto conclusivo.
Spettacolo veramente memorabile, che il pubblico bolognese ha giustamente mostrato di saper apprezzare regalando lunghi applausi agli interpreti."
"Andrea Dankova traduit à merveille la douceur, la fragilité, la passion ardente et l’exaltation de cet être sincère, incapable d’hypocrisie. La voix, familière du rôle et de la langue, d’une grande beauté, pure, sait se faire tendre, puissante dans tous les registres, passionnée. Son jeu, toujours naturel, est proprement bouleversant, particulièrement dans le finale où, de la plainte désespérée à l’hallucination et à la détermination, elle nous fait partager son drame."
"Musikalisch hat die Aufführung viele Pluspunkte: Andrea Dankova ist eine durchschlagkräftige, dramatische Tosca in Gesang und Spiel."
"Andrea Danková lässt als von Eifersucht gepeinigte Diva mit ihrem ebenmäßigen, sicher geführten Sopran kaum Wünsche offen."
"Andrea Danková verleiht der römischen Gesangsdiva ein vokal wie auch darstellerisch plastisches, feminines Profil, das seinen Höhepunkt in der berührenden „Vissi d'arte“-Szene fand"
"Sehr attraktiv … betont Sopranistin Andrea Danková mit großer, fokussierter Stimme die leidenschaftliche Seite der Floria Tosca"
"Andrea Danková hat eine große Stimme mit dramatischem Ausdruck (sie sang Jenufa in Brüssel in diesem Jahr), hat auch Tosca in ihrem Repertoire. Die Eindringlichkeit ihrer Darstellung und die sängerische Leistung liess nicht darauf schließen, daß sie die Produktion nicht geprobt hatte. Eine überraschende Bekanntschaft und eine interessante dazu. Ich hoffe, es bleibt nicht bei der einmaligen Begegnung. Die Ovationen des Publikums nahm sie kniend entgegen. Sie galten nicht nur ihrem schnellen Einspringen sondern der auch der berührenden Interpretation."
"Alvis Hermanis neue Lesart der „Jenufa“, die jetzt in Brüssel am Théâtre de la Monnaie Premiere hatte, ist einfach spektakulär … Herrlich wurde das gesungen von Andrea Dankova. Selbst härteste Herzen mussten da schmelzen"
...Die international viel beschäftigte Slowakin Andrea Danková, die diese komplette Serie von der erkrankten Christiane Iven übernommen hatte, ist in der Titelrolle mit ihrer attraktiv gewinnenden Bühnenausstrahlung und der optimalen vokalen und gestalterischen Deckung ein Glücksfall für die ganze Aufführung. So wie sie die speziellen farblichen Nuancierungen der tschechischen Sprache dank der Flexibilität ihres vom zarten Piano bis zum überstrahlenden Forte tragfähigen Soprans auszuloten vermag, und dazu noch eine beklemmende schauspielerische Studie zwischen kindlich unbefangener Träumerei und Überforderung mit der Realität bietet, entsteht der Eindruck einer authentischen Rollenausfüllung, wie sie dem Komponisten wohl vorgeschwebt haben mag.
"...Dans le magnifique rôle-titre, la soprano slovaque Andrea Dankova campe une Katia d’une bouleversante vérité. A la fois enfantine et d’une sensualité violente, son incarnation de l’héroïne ostrovskienne s’avère d’une pertinence musicale et scénique confondante, comme on en trouve rarement sur les scènes lyriques. Elle émeut ainsi fortement par l’innocence et la pureté qu’elle instille à Katia, mal armée pour lutter contre le tourbillon passionnel où l’entraîne à la fois la légèreté de Varvara et la dureté de Kabanikha. ..."
“Andrea Danková,qui a déjà interprété Kat’a avec Carsen à Madrid, semble née pour incarner ce personnage. La voix pure, agile, flexible où alternent, selon les situations, sonorités de flûte et de clarinette, prend de l’ampleur dans les moments dramatiques et touche juste. …”
"...la protagonista, sencillamente impecable y de bello timbre, como fue la eslovaca Andrea Dankova; brillante para dar con las expresiones de un canto rico en inflexiones y matices, además de actriz de primer orden."
" Mejor, imposible la interpretación de Katia por la eslovaca Andrea Danková. … Es imposible pensar en una mejor Katia que la que compone la soprano eslovaca Andrea Danková…"
"La joven soprano eslovaca Andrea Danková, por su parte, fue otra maravilla. Su voz, totalmente idónea por su timbre eslavo, es gloriosamente juvenil, como su encarnación del personaje. Cantó con una generosidad, una frescura y una entrega absolutas. Danková, mas que interpretar, vive Jenufa, palpita con el personaje. Es la suya una Jenufa vital, inconsciente al principio, abatida y desesperada posteriormente, como solamente una persona de pocos anos lo puede ser, para redondear su interpretación con un generoso perdón a Kostelnicka y un arrebatado dúo final con Laca."
"Andrea Dankova's Liu was marvelously liquid in tone and phrasing. Sacrificing oneself for hopeless love seems to bring out the best in lyric sopranos."
"As Amelia, Andrea Dankova showed considerable promise."
"The pretty soprano Andrea Dankova was an ardent and vocally confident Desdemona – star potential here.
As Desdemona, Andrea Dankova displayed a well-schooled soprano and gave a sensitive, touching account of the Willow Song and Prayer.
The love duet with Desdemona (beautifully sung by Andrea Dankova) is ravishingly delicate."
"Fue el triunfador de la noche sequido por la dúctil Andrea Dankova, en el bombón del personaje de Micaela."
"Hubo aplausos, y algún bravo, para la mezzosoprano griega Agnes Baltsa, en el «rol» de «Carmen»; para el tenor estadounidense Neil Shicoff, «Don José», y, sobre todo para la joven soprano eslovaca Andrea Dankova, que con esta «Micaela» ha debutado en España. Fue, sin duda, la triunfadora de la noche."
"Pour une fois, la Micaëla d’Andrea Dankova, avec son lyrisme chaud et son énergie, échappe à la famille des oies blanches qui, trop souvent, fréquentent le rôle. Cette jeune cantantrice slovaque, primée au Concours Toti dal Monte de Trévise, mérite, c’est certain, une attention soutenue."…